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“DIAMO LUCE ALLE EMOZIONI”

  • federicosozzi04
  • 7 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Riapre il Museo della Studi Patri con lo scopo di rendere la Storia un’emozione viva ed accessibile


Con l’avvento della nuova stagione riprendono con entusiasmo le attività della Studi Patri, con una serie di conferenze e di eventi coinvolgenti per tutta la cittadinanza.

Il Museo, che durante l’inverno ha accolto le visite guidate dell’istituto comprensivo “Dante”, ha recentemente ospitato gli studenti spagnoli del progetto Erasmus in collaborazione con l’istituto comprensivo “G. Cardano” per una visita conoscitiva del nostro patrimonio storico.


Da metà maggio, grazie al Gruppo Archeologico DLF di Gallarate, esploreremo il deserto del Sahara alla ricerca della “Armata perduta di Re Cambise”, con Marco Castiglioni, che esporrà le ricerche di Alfredo e Angelo Castiglioni (Museo - venerdì 16.05.25 ore 21).

Avremo poi l’occasione di conoscere “Gente di Gallarate” grazie al nuovo libro di Lorenzo Guenzani in collaborazione con la piattaforma culturale “La Scintilla” (Museo – sabato 24.05.25 ore 16.45) e il giorno successivo potremo goderci le “Rime in libertà”, consueto appuntamento promosso dalla Pro Loco di Gallarate (Museo – domenica 25.05.25 ore 15).

Gli appassionati di storia e architettura non potranno perdersi la conferenza, in collaborazione con il FAI, dedicata al vecchio Ospedale di Gallarate opera di Camillo Boito per il quale è stato richiesto il patrocinio del Comune di Gallarate, nell’ambito della collaborazione a sostegno del Museo (Museo – venerdì 06.06.25 ore 21) e sabato potremo rilassarci negli antichi “Caffè di Gallarate” insieme ad Adelfo Forni (Museo – sabato 07.06.25 ore 16.45). Infine le piacevoli serate di giugno ci porteranno a conoscere “I Celti della valle del Ticino” in collaborazione con il Gruppo Archeologico DLF di Gallarate (Museo –venerdì 13.06.25 ore 21).


Tutte queste attività si svolgeranno in un ambiente significativamente rinnovato, grazie al determinante contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto, dal nuovo impianto di illuminazione delle vetrine, della Pinacoteca e della sala conferenze, dove la sostituzione delle pareti espositive con nuovi pannelli rimovibili indipendenti ha permesso di recuperare le vetrine e le scaffalature retrostanti, raddoppiando lo spazio destinato alla Biblioteca. I prossimi impegni saranno orientati alla sistemazione dell’impianto di riscaldamento e a importanti interventi strutturali.

In questo nuovo contesto ci sono tutti i presupposti per realizzare il vero scopo perseguito e cioè “mettere in luce le emozioni: il Museo non è una raccolta di oggetti muti, ma di testimoni luminosi del nostro Passato, delle nostre Radici e Tradizioni.


Ogni reperto racconta una parte della vita e vorrei che la Storia venisse amata per quello che è il suo vero scopo: capire e condividere emozioni. Le emozioni sono il fissativo della conoscenza: ciò che ci commuove lo ricordiamo per sempre” (così riassunto dal Presidente Massimo Palazzi).


Auguriamo a tutti di vivere la Storia come un’emozione intensa ed accessibile”.



 
 
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